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al testo di Carlo Rossi
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Fortunato
A volte ti vedo E ti sento anche Di la’ del cancello.
Io sto li davanti Come Xangò quando vuole uscire E ti immagino ancora.
Sento la tua voce un po’ stridula Come quando te ne sei andata Su di un carro di fuoco.
Inutile dirti che mi manchi Come la fine del mio Romanzo d’appendice.
Magnifique!
Come la vita che mi hai donato E io fatico a ringraziare Come in una vuota chiesa.
Per chiamarmi fortunato.
Ricordo quando venivo A darti da mangiare Ero felice perché mi sembrava Di ricambiare.
Poi sei voluta andartene Dal tuo unico compagno E la nostalgia è grande Per il tuo ritorno. |
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